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Teoria

L'Ethos Democratico o Democrazia Sostanziale

 

Democrazia e Politica.

 

 

 Vi è un gran lamentarsi della mancata applicazione dei criteri democratici nel governare le nazioni europee, del fallimento della democrazia, della democrazia come strumento di raggiro con conseguente senso di frustrazione e di impotenza. Egualmente c’è anche un fiorire di proposte di ampliamento degli strumenti democratici, di manifestazioni con richieste di diritti e di studi per l’introduzione di nuovi istituti di democrazia diretta nel nostro ordinamento.                            

La soluzione è proprio sotto i nostri occhi e non mostrarla vuol dire fare il gioco di chi vuol andare avanti con questo tipo di democrazia parlamentare.

É stato mai fatto presente a tutti coloro che propongono nuovi strumenti di democrazia o nuove regole economiche che tutte queste loro proposte devono passare al vaglio dell’attuale parlamento e devono avere l’approvazione da esso? Come sperano o pensano di ottenere questi cambiamenti proprio da coloro che, non eletti ma nominati, rappresentano l’industria, la finanza, il commercio e quant‘altro, ma non i cittadini in genere?

 

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Gli elementi della democrazia

 

 

Gli elementi della democrazia sono l’ethos democratico ed il metodo democratico.


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I metodi democratici

 

 

Abbiamo già parlato della necessità del recupero della sovranità del cittadino che potrà avvenire solamente tramite un nuovo metodo democratico:il metodo democratico dell’Unicivium.

Esso  è meramente uno strumento che non sottintende la conoscenza dell’ethos democratico.  C’è da considerare che, essendo una procedura, esso possa funzionare anche con questa prerogativa. Ne è un esempio la democrazia ateniese che certamente non brillava per diritti democratici: la schiavitù era essenziale per la sua economia, l’esclusione dalla politica delle donne un  dato di fatto, la pena di morte una pratica continua, così come il saccheggio ed il guerreggiare. Gli Ateniesi non avevano certamente sviluppato un ethos democratico come quello odierno.

 

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Il nuovo metodo democratico

 

 

La parola democrazia cambia di valenza con l'andare del tempo. Al tempo degli ideatori greci era una pretesa di partecipazione all'amministrazione della cosa pubblica perché, detto piatto piatto, si voleva togliere alla classe governante, già abbiente di suo, la possibilità di arricchirsi con soldi pubblici. Uno dei riformatori della democrazia ateniese, Efialte, pagò con la vita per questo. Non era comunque un ambientino tenero allora, altro che diritti ed uguaglianza: le donne fuori dai piedi, gli schiavi rimangano schiavi che servono all'economia bellica e di espansione tipicamente greca, chi tradisce viene sbattuto fuori dalla città, dalla polis, oppure ucciso. Del prossimo non mi fido tanto così ed allora via con la rotazione annuale, semestrale e così via. Meglio ancora il sorteggio che così evitiamo i brogli.

Carino l'ambiente ateniese vero? Allora cosa serviva? Semplice: a partecipare all'amministrazione della cosa pubblica.

 

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Dalla Teoria alla Pratica.

 

 

Mi rendo conto, che la fondazione e l’organizzazione di un movimento o associazione politica, in merito al metodo democratico da utilizzare, comporta delle difficoltà anche dovute alla capacità di comprensione oltre che alla volontà di rimettersi ad un’idea generale.

Contemporaneamente alla presentazione della forma associazione, questa va assoggettata ad  uno statuto già redatto, statuto che fin dall’inizio stabilisca la carta del come, che stabilisca un modello di democrazia interna intorno al quale aggregare le persone.

Sono dell’avviso, che le regole democratiche interne siano le prime che debbano essere stabilite e fissate e non debbano essere soggette a modifiche da parte degli iscritti, se non per voto di maggioranza dei tre quarti dei votanti iscritti.

 

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